Avvocato iscritto Serafino Di Loreto – Mentre le banche italiane a turno barcollano (la vicenda ‘Carige’ è in questi giorni sotto gli occhi di tutti) facendo temere per la tenuta dei risparmi di cittadini e imprenditori onesti, c’è persino chi, lo scorso Natale, mosso da animo sensibile e memore, ha donato alla parrocchia della propria infanzia la ‘Campana della Nuova Vita’, nata per celebrare le nuove nascite: ma fusa e pronta a suonare una volta all’anno anche in ricordo delle troppe vittime di banche e fisco ingiusti, giunte spesso ad atti estremi per via di situazioni economiche disastrose che pesano sul cuore e nella vita di ogni giorno più di una prigionia.
E negli anni scorsi, anche per la crisi economica, è stata protagonista una rapidissima crescita in tutta Italia che l’ha portata alla ribalta nel mondo dell’imprenditoria locale e nazionale. L’azienda dal 2010, anno della fondazione a oggi, in soli otto anni ha assistito e aiutato, su fronti differenti e molteplici, oltre 150 mila italiani – privati e imprese – a uscire dalla crisi: restituendo, annullando e/o compensando circa 250 milioni di euro (riferiti a cartelle esattoriali, aste e pignoramenti bloccati o cancellati, interessi bancari illeciti su vari fronti) ingiustamente sottratti da banche e fisco ai loro legittimi proprietari.
Mentre a Bergamo Serafino Di Loreto ha rilevato altresì un’azienda, proveniente da tre fallimenti, che fino a novembre 2017 perdeva circa 400mila euro al mese. Oggi, dopo soli 12 mesi, l’azienda ribattezzata ‘DL Sintered SRL’ ha fatturato ben oltre 8 milioni di euro, debiti zero, e continua a garantire lavoro e futuro a 35 dipendenti “ritirati dal fallimento” che altrimenti sarebbero rimasti a casa: qui grazie a un innovativo processo di stampaggio di polveri vengono creati ex novo componenti meccanici poi esportati in tutto il mondo.
L’azienda dal 2010, anno della fondazione a oggi, in soli otto anni ha assistito e aiutato, su fronti differenti e molteplici, oltre 150 mila italiani – privati e imprese – a uscire dalla crisi: restituendo, annullando e/o compensando circa 250 milioni di euro (riferiti a cartelle esattoriali, aste e pignoramenti bloccati o cancellati, interessi bancari illeciti su vari fronti) ingiustamente sottratti da banche e fisco ai loro legittimi proprietari.
“Oltre a essere stati i primi in Italia ad aver affrontato su vasta scala la questione dell’anatocismo/usura, e di tutti gli aspetti collegati, siamo anche stati i primi ad esserci dotati di polizze stipulate con importanti operatori del settore, che garantiscono la copertura delle spese legali, in caso di soccombenza“, prosegue ancora Di Loreto, imprenditore poliedrico e di successo attivo anche in altri molteplici settori. A Mantova, con la società ‘Ecoval’ il fondatore di ‘SDL Centrostudi Spa’ ha sviluppato un progetto con il patrocinio del Comune stesso e la cooperativa ‘Il Solco’ che ha consentito di avviare il risanamento dell’area cittadina dell’ex petrolchimico ‘IES’, salvando ben 20 posti di lavoro, e attivando una produzione in stile green, grazie alla coltivazione di una speciale radice che nel sottosuolo bonifica il terreno, mentre in superficie si sviluppa rapidamente come un alto canneto atto alla produzione di combustibile tipo pellet. In pratica, ha acquisito e riconvertito una delle più storicamente importanti realtà industriali cittadine, trasformandola da inquinante a struttura che crea disinquinanti.
Quante persone sono occupate da voi? Oggi abbiamo 33 dipendenti. Come uomo e imprenditore, sono fermamente a favore da sempre del principio della redistribuzione sociale della ricchezza: motivo per cui, ogni anno, alle nostre risorse – leggasi rete commerciale – umane destiniamo il 40% del nostro fatturato. Volumi importanti, dunque. Proprio come i soldi con cui abbiamo puntualmente sempre onorato gli impegni fiscali. Dal 2010 a oggi, ‘Sdl Centrostudi spa’ ha versato oltre 30 milioni di iva, ben 20 di imposta sul reddito, e distribuito 50 milioni di euro in provvigioni! Dagli albori abbiamo dato lavoro a 120 dipendenti diretti sino al 2016, a più di 400 avvocati sparsi in tutta Italia e ad oltre 40 periti e consulenti. Dal 2010 a oggi, il fatturato prodotto dalla società è di oltre 160 milioni di euro.
Avvocato Di Loreto, come si gestisce una struttura con centinaia di collaboratori sparsi per l’Italia? Noi abbiamo scelto un’organizzazione molto simile a quella militare, o ecclesiastica. Ovviamente per fini commerciali ed economici: il nostro è un network commerciale. In che cosa consiste, nello specifico, la vostra mission? Un’azienda ci contatta perché pensa di non essere trattata correttamente dal proprio istituto di credito. Un nostro incaricato, sulla base di una serie di dati, forniti dall’azienda stessa, svolge una pre-analisi gratuita. Se la pre-analisi dà esito positivo, allora offriamo una perizia a pagamento, debitamente stimata e approntata, che il potenziale cliente può, tranquillamente, accogliere oppure rifiutare senza alcun impegno.
E voi fornite degli avvocati? No, ma ne abbiamo di molto preparati e convenzionati. Che offrono alte prestazioni a prezzi veramente accessibili. Quanto costa una causa del genere? Ma da noi € 1.500 + Iva: anche in questo ‘Sdl’ facilita l’accesso delle persone alla difesa dei propri diritti. Oltre ad essere stati i primi in Italia ad aver affrontato su vasta scala la questione dell’anatocismo/usura, e di tutti gli aspetti collegati, siamo anche stati i primi ad esserci dotati di polizze stipulate con importanti operatori del settore, che garantiscono la copertura delle spese legali, in caso di soccombenza. E le cause dei clienti come vanno? Un po’ si vincono e un po’ si perdono. Ma questo non dipende dalle nostre perizie che hanno salvato migliaia di persone in tante occasioni.
Un’ultima domanda, Avvocato Di Loreto. Banche e fisco iniqui a parte, Lei opera con successo anche in altri ambiti imprenditoriali: quali? Sono molteplici. Ho sempre considerato ogni problema un’opportunità. A Mantova, con la società ‘Ecoval’ di cui sono socio ho sviluppato un progetto con il patrocinio del comune di Mantova stesso e la cooperativa ‘Il Solco’ che ha consentito di avviare il risanamento dell’area cittadina dell’ex petrolchimico ‘IES’, salvando ben 20 posti di lavoro, e attivando una produzione in stile green, grazie alla coltivazione di una speciale radice che nel sottosuolo bonifica il terreno, mentre in superficie si sviluppa rapidamente come un alto canneto atto alla produzione di combustibile tipo pellet. Vedi aggiuntivo informazioni a Serafino Di Loreto.
Ma la Banca d’Italia è un organo istituzionale serio, è normale che i giudici lo tengano in considerazione. Insomma: è serio ma di parte e dal nostro punto di vista in questa materia non è un organo imparziale. Come tutti sanno, infatti, la Banca d’Italia è una società privata (non è più un organo dello Stato Italiano) e la maggioranza della Banca d’Italia è di proprietà delle banche (e delle assicurazioni italiane). I soci di maggioranza sono ‘Intesa San Paolo’ e ‘Unicredit Banca’, etc…Che, da sole, ne detengono il 66%. Ritengo assolutamente non sia giusto che una realtà che ha come azionisti proprio le banche, si pronunci sulla correttezza dei tassi d’interesse applicati e che controllino le banche: questo è grave conflitto di interessi! Il controllante, dunque, è per la maggiore controllato dai controllati. Ma le pare possibile?